Mercoledì 8 maggio

Unità “La mia città”
Partendo dalla mappa del centro storico di Trento fornita dall’Ufficio per il turismo, si è chiesto di rispondere alla domanda: “Cosa vedi?”
Sono emerse le seguenti parole: “carta città di Trento, via, quartiere, ospedale, fiume Adige, parco, castello, museo, duomo, piazza, stazione treni, cimitero, chiesa, stadio, fermata autobus, questura”.
Dopo averle scritte sulla lavagna, si è chiesto quali non fossero conosciute e gli apprendenti, sollecitati dai facilitatori, hanno spiegato il significato di quelle indicate: “via = strada, quartiere = tante case vicine, cimitero = morti, duomo = chiesa grande, questura = ufficio dei carabinieri; castello = casa vecchia, museo = animali”.
Verifica dei prerequisiti: si è chiesto come si fa a capire in che modo posizionare correttamente una mappa ed un apprendente ha spiegato “le parole sono dritte” e si è riflettutto sui concetti spaziali di Nord e Sud: “Gardolo e Bolzano sono a Nord”, “Rovereto e Verona sono a Sud”, invitando a individuare la “N” indicata sulla mappa.
In seguito a ciascun corsista è stata consegnata una fotografia di un luogo della città e, in base alle competenze di ciascuno, è stato chiesto di formulare una breve frase o elencare parole correlate all’immagine (attività orale o scritta).
Successivamente le parole o frasi sono state condivise con gli altri. L’attività ha consentito di fare emergere competenze piuttosto elevate possedute da alcuni apprendenti che, come indicato nella sezione “suggerimenti”,dovrebbero frequentare il livello successivo.

Insegnante:
Cecilia e Riccardo

Metodologie didattiche:
Lettura, Conversazione

Suggerimenti:
Il gruppo è molto variegato e si segnala, in particolare, la presenza di n. 1 corsista proveniente dalla Moldavia, n.1 dalla Bielorussia e n. 1 dal Pakistan che dovrebbero frequentare il livello successivo. Filtri di varia natura non consentono di fare emergere le maggiori competenze possedute ma, se opportunamente sollecitati, evidenziano di possedere un livello preA1. Alcuni studenti, in particolare una signora del Marocco ed uno studente del Pakistan, sono in maggiore difficoltà. Se non è possibile creare un gruppo più omogeno, si raccomanda di farli lavorare con apprendenti di livello superiore e di sollecitarli spesso durante la lezione.